Vieni a bere la kava!
Te lo diranno, ti inviteranno e con buone probabilità dovrai accettare.
Bere la Kava alle Fiji è un’esperienza che può essere simile in diversi paesi del Pacifico. Ogni paese di questa zona infatti rivendica la sua kava. Si dice che quella delle Vanuatu sia più forte di quella delle Fiji, o delle vicine Tonga o Samoa. Alle Fiji si chiama Yaqona.
Ma cosa è la kava?
La kava
È una radice della pianta del pepe da cui deriva l’omonima bevanda. Perché possa diventare liquida, si polverizza la radice dentro un mortaio, la si mischia con acqua (spesso piovana) e poi si filtra a mano con uno straccio. Questa è la tecnica moderna. Nei tempi antichi infatti la radice, prima di essere mischiata con l’acqua, veniva masticata più volte per renderla morbida, un po’ come fanno gli uccelli per sfamare i piccoli.
Non è una bevanda alcolica, anche se può avere un effetto narcotico.
Riunirsi per bere la kava ha una grande valenza sociale. È un momento di aggregazione oltre ad essere una tradizione da rispettare. Ogni sera gli uomini si riuniscono nelle sale comuni dei villaggi per condividere un momento della giornata. Dire “andiamo a bere la kava” equivale a dire “ci si vede per una birra”.
Bere la Kava alle Fiji
La cerimonia della kava è una di quelle esperienze da non perdere durante un viaggio alle Fiji. Di solito si associa a un’altra cerimonia, quella del sevusevu di cui parleremo.
Alle Fiji la kava si compra a mazzi che somigliano a mazzi di fiori, avvolti in carta di giornale. Si comprano solo nelle grandi città come Suva, Nadi, Lautoka o Savusavu. Informazione utile per chi viaggia via mare, ma forse solo una curiosità per chi ha scelto una vacanza in un resort. In quest’ultimo caso infatti la cerimonia della kava sarà associata a una visita organizzata per cui saranno altri a occuparsi del mazzo di kava da regalare al capo villaggio.
Chi viaggia per mare invece, e prevede di raggiungere la zona a Est delle Fiji, chiamata Lau, dovrà necessariamente procurarsi tanti mazzi a seconda del numero di villaggi che si intendono visitare.
Potrebbe essere anche caro acquistare la kava perché, come in tutte le cose, si paga la qualità della radice. Un mazzo da 300 gr può costare anche 10 euro!
La kava più economica noi l’abbiamo trovata nel mercato di Nadi.
Quindi, quando si è invitati a bere la kava, cosa ci si deve aspettare?
Bere la kava alle Fiji: come si svolge la cerimonia
Ci si riunisce in cerchio, seduti per terra con le gambe incrociate. Solo uno prepara la bevanda in una ciotola di legno detta tanoa e mischiando la polvere di radice con acqua. Quando la kava è pronta l’uomo che ha preparato la kava, dice:
“Con il rispetto per il capo, la kava è pronta per essere servita”.
Possono esserci piccole varianti da villaggio a villaggio, ma questa che racconto evidenzia i momenti più importanti che accomunano un po’ tutti.
L’uomo batte allora le mani per 3 volte.
Bula – prosegue, consegnando al primo la mezza noce di cocco detta Bilo e usata come bicchiere.
Chi riceve, batte le mani una volta, dopo di che prende coppetta e beve tutto d’un sorso. Restituisce la coppetta e batte le mani 3 volte. Il giro di “bevuta” prosegue per ordine di rango. Le donne – quando gli è permesso bere – bevono per ultime.
Solo il capo villaggio ha una sua personale coppa, mentre gli altri condividono.
Quando, dopo il primo giro, il clima si fa più rilassato ci si raccontano storie, dette nella lingua locale talanoa. Nel nostro caso, in quanto viaggiatori, ci sono state rivolte domande sul nostro viaggio e paese di origine.
Alla parola “Taki”, pronunciata da qualcuno dei presenti, ricomincia il giro, sempre battendo le mani quando si riceve e quando si riconsegna la coppetta.
Bere la kava alle Fiji è stata una divertente occasione per condividere un momento speciale che ancora oggi conserva una profonda valenza sociale.
Spesso la cerimonia della kava assume un valore più istituzionale in quanto accompagna il cosiddetto sevusevu.
Il sevusevu appartiene esclusivamente alla tradizione figiana.
Può capitare di assistere a un sevusevu adattato ai turisti durante una visita organizzata dai resort. Tuttavia, non sarà la stessa cosa. Nella zona delle Lau Group, dove il turismo è limitato alle barche a vela che riescono a viaggiare in condizioni meteo non sempre favorevoli, il sevusevu rappresenta ancora l’esperienza dell’esotico che affascina e rapisce.
Consigli
Chi viaggia per le Fiji alloggiando nei resort avrà modo forse di visitare i villaggi locali e di partecipare a una cerimonia per così dire “adattata ai turisti”. Chi viaggia invece da solo, nelle zone meno turistiche, dovrà fare i conti con le regole della tradizione locale. Non dovrà quindi farsi trovare impreparato: dovrà conoscere le regole di comportamento per non risultare offensivo e dovrà procurarsi mazzi di kava da portare in regalo.
Se prevedi di organizzare un viaggio alle Fiji fai in modo di includere questa esperienza nella tua To Do List.