Se viaggi per la Nuova Zelanda – Isola del Nord, c’è una cosa che proprio non puoi perderti. Sono i bagni pubblici di Hundertwasser a Kawakawa.
Colorati, inaspettati, gioiosi.
… ma sono bagni pubblici!
e infatti la bellezza sta proprio qua, sono bagni d’artista.
Chi è Friedensreich Hundertwasser?
Un poliedrico artista austriaco (1928-2000) – pittore, scultore, architetto – affermato in Europa e nel mondo, che in Nuova Zelanda ha vissuto dal 1973 al 2000, anno della sua morte. Io lo conoscevo per fama e per alcune opere architettoniche che ha lasciato a Vienna, negli Usa e in Giappone. Non avrei mai pensato di trovarlo in Nuova Zelanda!
E invece ecco la sorpresa.
E’ una architettura che trabocca di felicità ed è vero. Hundertwasser predilige le forme ondulate perché riflettono il nostro essere un tutt’uno con la natura. La linea retta, come il nostro comune pavimento piatto, “è un vero pericolo per l’uomo” perché camminando sulle superfici piane l’uomo si concentra su se stesso e perde il contatto con la natura.
“…l’uomo – scriveva Hundertwasser – è compreso in tre strati, la sua pelle, i suoi vestiti e i muri della sua casa… le finestre sono il ponte tra l’interno e l’esterno… sono come i pori della pelle. Le finestre sono l’equivalente degli occhi…”.
Oltre ai colori, tanti e caldi, ricorre la spirale che rimanda al ciclo vitale e sottolinea la costante e necessaria esplorazione interiore. Vivere in una casa così vuol dire essere in continua evoluzione.
Quando Hundertwasser arrivò in Nuova Zelanda si sentì a casa e decise di rimanerci. Provò una forte simpatia per la cultura Maori, si avvicinò a loro e loro lo accolsero in quanto scoprirono di avere un simile approccio alla vita, come la stessa concezione dell’uomo nella natura e il tema della spirale per la crescita personale.
Era già un cittadino neozelandese quando gli fu proposta la collaborazione per la ristrutturazione dei bagni pubblici di Kawakawa. Il suo progetto venne approvato nel 1997. E’ l’ultimo progetto a cui Hundertwasser lavorò, l’ultima opera di architettura prima della sua morte e l’unica nell’emisfero Sud.
I bagni pubblici di Kawakawa sono oggi un’opera d’arte in mezzo alla città.
La realizzazione di questa opera d’arte è stata anche un’opera corale: coinvolse gli studenti delle scuole per la creazione delle piastrelle colorate, i cittadini di Kawakawa offrirono mattoncini e bottiglie vecchie per le finestre. L’opera dei bagni pubblici vinse per l’originalità anche un premio, The Premier Award in Urban and Landscape Design. Il premio di 6000 dollari neozelandesi fu utilizzato per realizzare, dopo la scomparsa dell’artista, un grande arco con la scritta di benvenuto a Kawakawa all’ingresso del paese.
Oggi Kawakawa è considerata un’attrattiva turistica ma è a Whangarei, a circa un’ora di macchina a sud di Kawakawa, che un gruppo di volontari sta creando qualcosa di veramente speciale: The Hundertwasser Art Centre, con l’intento di valorizzare l’opera del grande artista austriaco e portare ancora più turismo in questa area della Nuova Zelanda.
The Hundertwasser Art Centre sarà un centro culturale importante. Sorgerà in pieno centro, nel Town Basin. Al suo interno ci saranno opere in prestito a rotazione dalla Fondazione di Vienna, parte attiva del progetto, e sarà il primo centro dedicato all’arte contemporanea maori The Wairau Maori Art Gallery. In più ci saranno un teatro e un Learning Centre.
L’arte parla un linguaggio universale e questo è l’intento di questa collaborazione. Sarà l’occasione per far avvicinare due mondi, quello dei Maori con i Pakeha, ossia noi, e arricchirne il sempre vivo dialogo in uno sforzo reciproco di comprensione.
Hundertwasser e i Maori. Quando Hundertwasser si trasferì in Nuova Zelanda capì subito che parlavano lo stesso linguaggio. Avevano lo stesso approccio olistico con la natura e usavano, senza saperlo, lo stesso simbolo della spirale, in maori KORU. Per questo il nome scelto per questo grande centro culturale non sembra casuale. Il Museo di Arte contemporanea maori si chiamerà WAIRAU (100 acque), proprio come HUNDERTWASSER vuol dire 100 acque in tedesco.
Il progetto è ambizioso. Servono 16,25 milioni di dollari NZ entro giugno 2017. Il nome della campagna di Fund Raising è Make it Happen
Il tutto è ben spiegato qui https://www.yeswhangarei.co.nz dove si si può anche fare una donazione online.
Curiosità:
Il vero nome di Hundertwasser era Friedrich Stowasser. All’età di 40 anni decise di cambiarlo in Friedensreich (ricco di pace) Regentag (giorno di pioggia) Dunkelbunt (oscurità multicolore) Hundertwasser (cento acque). Cento acque di regno di Pace.