Stai per partire con un bambino e non sai cosa mettere nel bagaglio a mano?
Ti sembra tutto necessario e porteresti mezza casa?
Viaggi sola e ti domandi come tu possa gestire la situazione con due sole mani?
Allora questo post fa per te.
Qui ho raccolto alcune considerazioni che derivano – come sempre – dalla mia esperienza di viaggio con Gabriele.
Ho sbagliato (naturalmente) e dai miei errori ho imparato cosa fare e cosa evitare. Le prime volte pensavo fosse tutto necessario e riempivo borse e borsette con la scusa, “il viaggio è lungo, non si sa mai”.
Oggi posso dire di aver trovato la giusta combinazione di bagaglio a mano per viaggiare – anche da sola – con Gabriele.
Quando si parla del bagaglio a mano infatti si devono intendere due cose:
- il numero di colli (specialmente se si viaggia mamma-figlio, e non in 3)
- cosa mettere nel bagaglio a mano
Considera che la mia esperienza attuale si riferisce alla fascia di età che va da 0 – 3 anni.
Il viaggio può essere breve o lungo, non cambia la sostanza. Alcuni principi valgono sempre: sia che si tratti di corto, medio, lungo raggio, sia che si tratti di un week end in capitale europea o viaggio itinerante di due o più settimane.
Il bagaglio a mano quando si viaggia sola con un bambino: considerazioni preliminari
-
viaggiare leggeri
Viaggiare leggeri è un’esigenza reale. Ti tornerà estremamente utile negli spostamenti dentro e fuori l’aeroporto, per andare in bagno o durante i check in, lì dove i controlli con bambini sono tutt’altro che snelli. Viaggiare leggeri vuol dire essere comodi.
Se viaggi da sola dovrai contare solo sulle tue forze. Organizzati conoscendo i tuoi limiti.
-
le mani dovrebbero essere sempre libere
Hai presente l’indovinello: un signore deve attraversare il fiume e portare una pecora, un cavolfiore e un lupo dall’altra, non può imbarcarli tutti insieme e deve trovare una soluzione?
Ecco, molte volte ti troverai nella stessa situazione, ti renderai conto di avere solo due mani e dovrai scegliere a chi/cosa dare la precedenza.
Ti serve un esempio? Hai i biglietti con i passaporti in mano ma in quel momento tuo figlio ha bisogno di te per bere senza inondarsi di acqua (che ti costringerebbe a un cambio veloce facendoti perdere tempo… ), oppure ti scappa perché vuole farti uno scherzo!
Con le mani libere sarai sempre pronta a intervenire.
-
zaino, borsone o trolley?
Per il principio delle mani libere, ho trovato nello zaino la migliore soluzione.
Il trolley può essere utile se si viaggia in 3 o come bagaglio a mano extra per i viaggi intercontinentali. Avanti ti dirò di più al riguardo.
Il borsone in sé non l’ho mai trovato comodo, mentre ritengo utile avere una borsetta (di quelle che si piegano e diventano tascabili). Questa può aiutare se attaccata al passeggino per avere un pronto e immediato appoggio per giacche, felpe, gioco del momento, bottiglietta dell’acqua.
Il bagaglio a mano quando si viaggia sola con un bambino: cosa metterci?
L’esperienza mi ha insegnato che viaggiare sola con un bambino equivale a dedicarsi al 100% a lui e al suo benessere (sta bene, ha caldo o freddo, ha fame, ha sonno, è sveglio e vuole giocare … potrei andare avanti all’infinito).
Questo come si traduce per il bagaglio a mano?
Ho ridotto al minimo il mio bagaglio a mano. Prima mi riempivo lo zaino di libri, adesso so che non avrò modo di aprirli quindi evito di portarmi il peso. Il bagaglio a mano lo faccio pensando esclusivamente al tipo di viaggio che farò con mio figlio.
-
giochi
I suoi giochi devono entrare tutti in uno zainetto. Li scelgo bene in base ai suoi gusti, sapendo che questi giochi saranno solo di “supporto”. In viaggio il gioco è l’avventura stessa. Di solito le compagnie aeree hanno dei kit per i bambini oppure, a seconda delle situazioni, tendo a comprare un libretto in aeroporto così che possa diventare anche un ricordo di viaggio.
-
vestiti
Per i viaggi intercontinentali me la sono cavata con 2/3 cambi, anche 1 solo per i viaggi di corto raggio. Non manca mai invece la felpa con cappuccio, la giacca a vento leggera e il cappellino.
-
cibo
Ho sempre portato il biberon (per l’acqua o camomilla quando era molto piccolo) e qualcosa da mangiare. E’ vero in aereo ti danno tutto, ma non sempre è adatto.
-
medicine
Ognuno conosce le esigenze del proprio bimbo, quindi non farò una lista dettagliata delle medicine che porto perché a discrezione di ciascuno e soprattutto del pediatra di riferimento. Posso dire che un minimo di medicinali di pronto intervento possono far comodo in qualsiasi situazione.
Il bagaglio a mano quando si viaggia sola con un bambino: la nostra combinazione vincente
Dopo anni di tentativi, ho (abbiamo) finalmente trovato la giusta combinazione che si adatta alle mie forze e capacità di gestire la situazione. Il grande zaino capiente dove mettevo tutto (quello che avevo nel primo viaggio in Polinesia con Gabriele di 8 mesi) ha lasciato spazio a due zaini più piccoli, per questo più leggeri e maneggevoli.
-
Il BoostApak – lo zainetto che diventa rialzo per aereo, macchina, bus…
… dove Gabriele mette i suoi libri e giochini.
-
Il mio zaino Quechua
è uno zaino relativamente piccolo che, anche se pesante, non grava sulla schiena. E’ l’unico bagaglio che apro durante il check in. Mi serve per il pc, per le cose da mangiare senza glutine (per me e per lui) e per il necessaire. E’ lo zaino più comodo che abbia provato, molto poco ingombrante.
-
(eventuale) borsa-trolley
E’ una borsa che volendo posso attaccare anche al passeggino così da avere tutto sotto controllo senza ulteriori pezzi da trascinare. In questa borsa metto i cambi dei vestiti o i cosiddetti “strati” da usare in aereo in caso di freddo. Mai partire senza… il bagaglio in stiva potrebbe andare perso o arrivare in ritardo e tu potresti trovarti con 5 gradi all’arrivo.
Questa combinazione per me perfetta – boostapak, zaino piccolo e borsa cambi – è la stessa che uso per i viaggi brevi o week end lunghi.
Avere due zainetti con una borsa trolley mi permette di mantenere un ordine fondamentale che facilita in tutto gli spostamenti e semplifica tutte le operazioni in aeroporto.
-
… e il passeggino?
Prima dei 2 anni ho viaggiato esclusivamente con Gabriele nella fascia (ottima soluzione che stra-consiglio), poi ho dovuto optare per il passeggino perché non riuscivo più a portarlo in braccio. Direi che l’uso del passeggino dipende dalle abitudini e dal tipo di viaggio che si sceglie. Può essere un tuo grande amico, come un impiccio notevole.
Lo sai che i passeggini in aeroporto ti vengono consegnati all’arrivo in posti non necessariamente vicini al nastro del tuo bagaglio in stiva? Se viaggi da sola con un bambino questo potrebbe essere uno di quei momenti super-stressanti in cui ti domandi perché l’hai portato… tanto non serve a niente … 🙂