Mamma e figlio on the road per la Nuova Zelanda. Io e Gabriele abbiamo 10 giorni per esplorarla aspettando il papà e Roberto che arriveranno in barca a vela.
Non ho programmi precisi se non stare bene e divertirci. Il nostro è un itinerario tutto da creare. So solo che tra una decina di giorni dovrò farmi trovare a Opua nella Bay of Islands (Isola del Nord) per accoglierli con la piccola Papayaga. Ci sono tante cose che vorrei fare e vedere e sono tutte sparse per la Nuova Zelanda!
L’idea di prendere una macchina da sola con Gabriele non mi convince, 10 giorni non sono pochi ma neanche tanti da farsi chilometri e chilometri di strada per vedere cose che poi potrebbero non interessargli perché troppo stanco dal viaggio. Affitteremo la macchina poi, per ora meglio concentrarci su una piccola zona che possa offrirci relax, divertimento e perché no anche qualche luogo di interesse. Anche l’ipotesi di rimanere qualche giorno a Auckland decade dal momento che non ci sono hotel disponibili.
Siamo ancora in aeroporto dove abbiamo passato la notte (leggi qui il post https://7cc9.com/dormire-in-aeroporto-imprevisti/ ) sapendo che in ogni caso avremmo organizzato da qui il proseguimento del viaggio.
In un’ora organizzo tutto. Decidiamo di andare direttamente alla Bay of Islands. La costa è considerata una delle più belle della Nuova Zelanda. E’ bellissima da navigare con le sue 144 isole e mi piace l’idea di esplorarla anche via terra. Come prima tappa scelgo Kerikeri, un piccolo gioiello nel verde tra fattorie e campi coltivati. Il nostro sarà un on the road un po’ particolare … spostamenti lunghi a parte, farò (faremo) quasi tutto a piedi.
Cominciamo come sempre con il nostro itinerario in breve:
- Auckland – è la nostra città di partenza. E’ la città più grande della Nuova Zelanda, anche se non la capitale (Wellington). Qui abbiamo avuto giusto il tempo di fare una passeggiata di un paio d’ore in centro. Ci torneremo per visitarla con più calma.
- Kerikeri – Avevo letto di Kerikeri come una grande zona rurale ma la realtà supera di gran lunga l’immaginazione. E’ una zona di vigneti, ma anche di alberi da frutto come arance, mandarini, limoni oltre ad avocado e macadamia. Lungo la strada per Kerikeri vedi insegne che segnalano la vendita di vari prodotti freschi e senza pesticidi. La maggior parte dei miei racconti si svolge nella Kerikeri Road.
- Pahia – è sul mare, una lunga spiaggia di sabbia bianca. E’ l’hub per molte delle attività acquatiche della zona che si concentrano in questa piccola cittadina turistica. Russell è una gita di un giorno da Pahia, ma volendo meriterebbe qualcosa in più per la particolare atmosfera che si respira. Sembra il tempo si sia fermato, con case di legno kauri vecchio stile.
- Opua – è il luogo dell’appuntamento. A Opua arrivano la maggior parte delle barche, è questo infatti il luogo di autorizzazione per l’ingresso nel Paese. C’è quindi il Marina, ma non un vera e propria cittadina, se non casette sparse a mezza costa che offrono un panorama mozzafiato sulla baia. E’ qui che arriveranno Giovanni e Roberto dopo la traversata Tonga – Nuova Zelanda.
Dedicherò dei post specifici alle singole cittadine, qui troverai l’intero racconto del mio itinerario di 10 giorni per la Bay of Islands con un bambino di tre anni. Ho circoscritto il nostro giro in luoghi peraltro non troppo distanti tra loro. In fondo l’obiettivo di questo viaggio non è girare fino allo sfinimento ma godere dell’opportunità di girare senza fretta.
Gabriele è stato bravissimo durante il viaggio e merita ora di andare a tutti i parchi gioco che incontriamo!
I Playground, come li chiamano da queste parti, sono ovunque in Nuova Zelanda, persino nei giardini delle scuole. Ora siamo in primavera e la temperatura si sta alzando. I bambini già girano in maglietta mentre noi siamo con felpa e calzini …
KERIKERI
1 giorno: mercoledì.
Arriviamo a Kerikeri nel tardo pomeriggio con il pullman della InterCity. Sono stata contenta di aver scelto questa soluzione: bus vs aereo 10-0. L’andare lentamente ci offre l’opportunità di attraversare la terra e godere dei colori, come degli infiniti spazi che caratterizzano questo paese. Il panorama è emozionante, tutto così verde e soprattutto pascoli, pecore, mucche, cavalli. E’ una piccola Inghilterra alla quale sono legata dai ricordi di infanzia. Io e Gabriele ci mettiamo in prima fila lato sinistra (qui si guida a destra) così da avere la visuale ampia tutta per noi. Mi commuove questo andare verso nord, so già che questo sarà un viaggio importante.
Il pullman è un’ottima soluzione per viaggiare in Nuova Zelanda, è ideale se si viaggia con bambini. L’autista fa anche da guida e racconta piccole storielle dei luoghi che si incontrano. Ad esempio, sulla strada verso Kerikeri – pochi chilometri prima – c’è Kawakawa, davvero una piccola cittadina diventata famosa per i bagni pubblici! Sì, hai letto bene. Sono bagni d’autore, ideati dal grande artista austriaco Hundertwasser che qui abitò dal 1973 al 2000. Una tappa obbligata per chi intende organizzare un viaggio nell’isola del Nord.
Alla stazione dei bus di Kerikeri, ci vengono a prendere i nostri host, Penelope e Duncan, fantastici. Per Gabriele volevo una famiglia con cui stare, non un asettico motel. Volevo interazione, scambio, possibilità di vivere alla neozelandese. Nel vederli ho avuto subito la conferma della bontà della scelta. Ci accompagnano a casa per lasciare i bagagli, poi al supermercato per fare un po’ di
spesa … e alle 20.30 siamo entrambi a dormire in una camera calda e accogliente.
2 giorno: giovedì
Oggi la giornata è per Gabriele. In fondo quella di ieri è stata un’intera giornata di viaggio e oggi dobbiamo recuperare il tempo di gioco. La nostra casa si trova in campagna, a circa 15 minuti a piedi dall’incrocio con Kerikeri Road, la strada che porta dentro o fuori la città. Decidiamo di andare nella direzione opposta al centro città … perché?
Perché c’è una fabbrica di cioccolata!
La Makana Confections (Kerikeri Road), una fabbrica di cioccolata dove è possibile vedere attraverso i vetri la lavorazione del cioccolato e il confezionamento dei cioccolatini. Sono previsti anche due assaggi di diversi cioccolatini che rendono Gabriele felicissimo. Lì accanto ha aperto da poco un Chocolate Dessert Cafè con i prodotti della Makana Confections e ottimi dolci (tra questi anche una intera fila di dolci senza glutine!).
Proseguiamo fino alla fine della Kerikeri Road e ci fermiamo a The Rusty Tractor (582 kerikeri road), un ristorante che all’interno del giardino ha un parco giochi. Gli avevo detto che la giornata sarebbe stata per lui! Rimaniamo lì e conosciamo anche una famiglia di francesi ormai trasferiti in Nuova Zelanda. I bambini Andrea e Malo hanno più o meno la stessa età di Gabriele e possono giocare insieme. Evviva. Amichetti 🙂
3 giorno: venerdì
Oggi possiamo far coincidere divertimento con qualcosa di culturale. Ci avviamo su Kerikeri Road verso il centro della città. Camminiamo lentamente fermandoci lì dove qualcosa ci incuriosisce.
Questo week end ci sarà un evento in città, i giardini privati saranno aperti al pubblico e tutti potranno ammirare la bellezza di fiori e giardini curati, ecco perché le strade sono tappezzate di pupazzi e fiori per promuovere l’evento. Nascosta nel cosiddetto Village Cafè c’è una piccola libreria di libri usati, la Molly’s Little Bookshop. Gabriele ha notato un vecchio trenino di legno su uno scaffale e vuole farmelo vedere. Mi trascina dentro e scopriamo un angoletto di pura meraviglia. Conosco così la storia delle Golliwog, bamboline di stoffa nere. Non sono in vendita perché fanno ormai parte della storia dello stesso negozio però rendono il luogo interessante, hanno una storia controversa. Gabriele mi tira, c’è lo scaffale dei libri per bambini e lui ha voglia di leggere!
Ci sediamo per terra e cominciamo a leggere con mia profonda gioia. Usciamo dopo un’ora con una decina di libretti tra le mani regalati dalla proprietaria perché rovinati e non vendibili al pubblico … lui è contento di avere tante nuove storie da leggere e io son contenta di avergli trasmesso (ma glielo avrò trasmesso io poi?) l’amore per i libri.
Questo week end ci sarà un evento in città, i giardini privati saranno aperti al pubblico e tutti potranno ammirare la bellezza di fiori e giardini curati, ecco perché le strade sono tappezzate di pupazzi e fiori per promuovere l’evento. Nascosta nel cosiddetto Village Cafè c’è una piccola libreria di libri usati, la Molly’s Little Bookshop. Gabriele ha notato un vecchio trenino di legno su uno scaffale e vuole farmelo vedere. Mi trascina dentro e scopriamo un angoletto di pura meraviglia. Conosco così la storia delle Golliwog, bamboline di stoffa nere. Non sono in vendita perché fanno ormai parte della storia dello stesso negozio però rendono il luogo interessante, hanno una storia controversa. Gabriele mi tira, c’è lo scaffale dei libri per bambini e lui ha voglia di leggere!
Ci sediamo per terra e cominciamo a leggere con mia profonda gioia. Usciamo dopo un’ora con una decina di libretti tra le mani regalati dalla proprietaria perché rovinati e non vendibili al pubblico … lui è contento di avere tante nuove storie da leggere e io son contenta di avergli trasmesso (ma glielo avrò trasmesso io poi?) l’amore per i libri.
Proseguiamo la nostra passeggiata verso i luoghi storici di Kerikeri. Raggiungiamo lo Stone Store, il primo palazzo in mattoni costruito tra il 1832 e 1836, e Kemp House, il palazzo più antico di tutta la Nuova Zelanda che risale al 1822. Entrambi i palazzi sono accessibili tramite visite guidate. Lo Stone Store ha mantenuto la sua funzione e oggi continua a vendere oggetti come riproduzioni di scatole e accessori antichi. E’ in una bella posizione, naturalmente nel verde ma anche nel blu, perché si affaccia sul mare o meglio su un fiume che porta al mare. E’ strano vedere piccole barche a vela ormeggiate lì, non sembra uno spazio molto navigabile eppure le barche ci sono arrivate navigando. La Bay of Islands è per la maggior parte così, ci sono canali e fiumi che entrano nelle città rendendole affascinanti e suggestive.
Gabriele gioca con le papere, le rincorre, gli dà da mangiare. Avevo la sua età quando facevo la stessa identica cosa in Inghilterra, lui è solo molto più tranquillo.
La passeggiata di ritorno ci ha stancati un po’ 🙂 più di un’ora di cammino con naturale sosta al parco giochi.
4 giorno: sabato
Oggi è sabato e cosa c’è il sabato? Il mercato!!!
Il mercato è una delle esperienze da fare sempre quando si visitano dei posti nuovi perché ti offre una istantanea di quella che è la vita reale delle persone che vivono nella zona. The Old Packhouse Market (505 Kerikeri Road) si trova sempre sulla Kerikeri Road, di fronte alla fabbrica di cioccolata e raccoglie circa una sessantina di banchi tra formaggi, carne, pesce, pane e prodotti da forno, frutta e verdura … vino e olio. Insomma qui si possono trovare tutti i prodotti locali, come anche avocado o kiwi con l’ulteriore possibilità di incontrare e parlare con i singoli produttori. Può essere un’esperienza divertente per lo stesso Gabriele che beve spremuta d’arancia fresca, assaggia formaggi e fragole bio.
Il mercato finisce alle 13.30 e in un secondo è tutto smontato e pulito (!). Torniamo presto a casa per goderci un po’ il giardino, seguire le piantine che crescono ogni giorno di più, i piedi a mollo nella piscina… prima di riuscire con Penelope e Duncan. Ci accompagnano in macchina alla Puketi Forest. Andiamo a conoscere i Kauri, alberi vecchissimi di oltre 1200 anni. Questo è uno dei luoghi dove è ancora possibile vedere questi alberi immensi, oggi malati e a rischio. Per vederli si attraversa la foresta camminando su una passerella predisposta. Il canto degli uccelli e l’altezza di questi alberi imponenti affida a questo luogo una certa sacralità. Si ha l’impressione di conoscere delle persone. Non è un caso che per i Maori, queste foreste siano davvero luoghi sacri dove recitare preghiere.
5 giorno: domenica
Oggi è domenica ma non vogliamo stare a casa. C’è un bel sole caldo e sappiamo già dove vogliamo andare. In realtà non ne siamo sicuri, ci proviamo. Lungo la Kerikeri Road, direzione centro città, c’è una grande ape giocattolo che promuove un negozio di recentissima apertura (15 giorni), il Bay of Islands HONEY SHOP (414 kerikeri road). Non abbiamo feedback ma siamo curiosi. Entriamo. Ci fanno entrare nell’alveare! Sì, dal negozio si attraversa un corridoio buio illuminato con le torce che sfocia all’interno di una grande casa. E’ la casa delle api che possiamo ammirare dall’interno. Abbiamo la fortuna di scorgere anche l’ape regina così diversa dalle altre e così grande! Tutte lavorano e hanno un gran da fare. Ci sono circa cento mila api in questo alveare e 4 api regine.
Una esperienza interessante per grandi e piccini!
Una esperienza interessante per grandi e piccini!
All’interno dello shop vendono diversi prodotti tra questi e direi sopratutto il Manuka Honey, un miele particolare molto aromatico e con grandi proprietà curative.
Contenti e sorpresi di aver fatto questa scoperta proseguiamo per il centro dove incontreremo i due bambini francesi conosciuti qualche giorno fa. Insieme andiamo alle Rainbow Falls, le cascate alte 26 metri raggiungibili con la macchina oppure con un sentiero dallo Stone Store (circa 1 ora e mezza di camminata).
PAHIA
6 giorno: lunedì
Oggi è il nostro ultimo giorno a Kerikeri, in tarda mattinata ci spostiamo a Pahia. L’ho vista passando con il pullman e mi è sembrata carina per trascorrere un paio di giorni. C’è una lunga spiaggia di sabbia bianca e questo mi ha convinto a sceglierla. Son certa che Gabriele si divertirà a giocare con la sabbia.
Sono sempre i nostri fantastici host, Penelope e Duncan, ad accompagnarci nella nostra nuova casa. Pahia è a circa mezz’ora di macchina da Kerikeri. Lungo la strada poco prima di arrivare ci sono le Haruru Falls, cascate più basse che finiscono su un grande lago meta prediletta per fare kayak.
La nuova casa si trova a 10 minuti a piedi dal centro, in una posizione ottimale considerando che Pahia è un po’ turistica e i molti motel sul lungomare possono essere un po’ cari.
Una prima passeggiata per il centro ci offre un primo assaggio di quello che sarà Pahia.
Questo è il punto di partenza per fare tutte le attività acquatiche e non nella zona. C’è anche l’elicottero che Gabriele guarda con interesse.
Si vede che è più turistica, ma va bene per un paio di giorni, giusto per organizzare una gita alla vicina Russell, ex capitale della Nuova Zelanda, e per andare a visitare il Waitangi Treaty Grounds, il luogo dove venne firmato il trattato tra inglesi e maori nel 1840.
Questo è il punto di partenza per fare tutte le attività acquatiche e non nella zona. C’è anche l’elicottero che Gabriele guarda con interesse.
Si vede che è più turistica, ma va bene per un paio di giorni, giusto per organizzare una gita alla vicina Russell, ex capitale della Nuova Zelanda, e per andare a visitare il Waitangi Treaty Grounds, il luogo dove venne firmato il trattato tra inglesi e maori nel 1840.
7 giorno: martedì
Domani è il compleanno di Gabriele e decido di fargli oggi il regalo. Son convinta che i migliori regali siano sempre le esperienze e così ho già deciso. Sarà un regalo anche per me 🙂 Gabriele sembra amare aerei, elicotteri, frecce tricolori … oltre naturalmente a ruspe, scavatrici, macchine e mezzi di trasporto. Non ci penso troppo a regalargli un’esperienza che ricorderà e prenoto l’uscita in elicottero, ben sapendo che è un regalo che faccio a entrambi 🙂
Prenoto l’uscita con la Saltair di cui avevo letto le ottime recensioni su Tripadvisor. Scelgo il giro base sulla Bay of Islands, quello fino a Cape Brett, non volendo esagerare … e se poi dovesse aver paura? Lui è seduto sulle mie gambe e occupiamo il posto davanti, quello accanto al pilota, quindi la visuale è completa ed emozionante. Gabriele è tutto concentrato a capire come funziona, come vola l’elicottero. Si guarda intorno in silenzio per confessarmi dopo che lo immaginava più grande, ma vuole presto rifarlo. Ora quando fa volare l’elicottero tende a riprodurre ciò che ha visto e vissuto.
L’elicottero è tuttavia un’esperienza breve ma intensa quindi decidiamo di andare a visitare la vicina Russell, neanche venti minuti di traghetto.
Russell – E’ stata la prima città neo zelandese, conosciuta però anche come “the hell home of the pacific” in quanto per un lungo periodo fu il luogo di arrivo e ritrovo di marinai … che fecero crescere il numero di bordelli. Oggi si presenta come una cittadina di gran fascino, elegante, discreta con i ristorantini sulla Long Beach, il lungomare e le case di legno kauri bianco. E’ un luogo ricco di storia. C’è un museo, il Russell Museum (https://www.russellmuseum.org.nz), che racconta e ripercorre le varie “epoche” di questa piccola cittadina e conserva al suo interno un modellino dell’Endavour, il veliero con cui James Cook navigò nel Pacifico tra il 1768-71 arrivando in Nuova Zelanda. C’è anche un altro museo, la Pompallier House, oggi una bellissima casa con giardini, dove è conservata un’antica ma funzionante macchina per la stampa. Qui vennero stampate a mano 40.000 copie della Bibbia tradotta in lingua Maori. Un altro luogo storico è la Christ Church, la più antica chiesa di tutta la Nuova Zelanda. Sui muri esterni si vedono ancora i buchi dei proiettili della guerra del 1845.
Russell mi ricorda molto l’Inghilterra di quando ero bambina con i gabbiani sulla spiaggia e il molo di attracco delle navi. Molti dei paesaggi, dei colori e delle atmosfere che sto vedendo qui in Nuova Zelanda mi riportano a quando avevo più o meno la stessa età di Gabriele e viaggiavo con la mia famiglia su e giù per l’Inghilterra. Vederlo correre dietro i gabbiani mi catapulta indietro nel tempo. Mi accorgo che questo viaggio è un revival di quegli stessi colori ed emozioni.
8 giorno: mercoledì
Jarrad il nostro host, nonchè guida turistica per la KiwiExperience, ci accompagna al Waitangi Treaty Grounds, un luogo da non perdere se si viaggia da queste parti. E’ il luogo dove è nata la Nuova Zelanda. Nel 1840 infatti venne firmato il trattato di Waitangi presso il Waintangi Treaty House, un accordo tra molti capi Maori e la Corona Inglese. E’ un percorso interessantissimo che sono comunque riuscita a fare con Gabriele, cercando di spiegare lì dove potevo spiegare, mostrare lì dove potevo mostrare. E’ circondato da prati immensi quindi sono riuscita anche a farlo giocare. Siamo stati qui l’intera giornata. Tornerò sull’argomento del trattato di Waitangi perché merita uno spazio più ampio e dedicato. Nel complesso, ossia nei Grounds, ci sono anche le waka, le grandi canoe di guerra e c’è il Te Whare Runanga, la meeting house maori o luogo sacro, dove è possibile assistere allo spettacolo di canti e danze, tra cui la famosa haka.
Oltre alla visita guidata di un’ora e allo spettacolo, c’è la possibilità di visitare il Waitangi Museum, di recente apertura. Accanto allo shop c’è inoltre la bottega dove vengono realizzati lavori di intarsio del legno destinati alla vendita.
OPUA
09 giorno: giovedì
Oggi ci riposiamo. Gli ultimi due giorni sono stati intensi e dobbiamo recuperare. Andremo nella nuova casa di Opua nel pomeriggio e dedicheremo l’intera giornata a disegnare, leggere libri, giocare con le macchinine… rielaborare quanto visto e imparato in questi dieci giorni. Sono tanti gli stimoli ricevuti, tante le cose che abbiamo imparato insieme.
10 giorno: venerdì
Giovanni e Roberto stanno per arrivare e noi andiamo ad aspettarli al molo. Dobbiamo aspettare che l’agente della dogana salga a bordo e faccia tutti i controlli del caso. Fin quando queste procedure non saranno concluse loro non potranno scendere a terra. Noi aspettiamo impazienti e li vediamo lontani al di là del molo. Si capisce che la traversata non è stata una passeggiata … avranno mangiato??
Ora comincerà un viaggio ancora diverso. Lasciamo la barca e affittiamo una macchina per esplorare un po’ l’isola! Arriveremo nella punta più a nord della Nuova Zelanda, Cape Reigna dove l’Oceano Pacifico si incontra con il Mar di Tasmania. Mamma e figlio on the road per la Nuova Zelanda termina qui, ma presto sul blog il racconto dei prossimi itinerari.
Ho impiegato diversi giorni per completare il racconto di questo itinerario. Che ne diresti di ricambiare con un bel like qui sotto? 🙂