Viaggiare con i bambini in Nuova Zelanda regala emozioni profonde e ripaga di tutta la fatica di un viaggio così lontano. Noi siamo in Nuova Zelanda per la seconda volta. Se è vero che per viaggiare bene si deve assaporare il viaggio con lentezza, è anche vero che anche questa volta abbiamo saltato l’isola del Sud! 🙁
Sarà per la prossima volta … quando e semmai ci sarà.
La Nuova Zelanda è piccola e poco affollata. Questo la rende un paese perfettamente vivibile e con un alto senso civico, con persone abituate a pensare per sè e molto attente al bene del prossimo.
Cammini per strada e le persone sorridono, ti salutano, si offrono di accompagnarti dove devi andare, non hai la percezione dello stress che accompagna invece ogni minuto fuori casa (parlo di Roma, la mia città).
Detto ciò, lo sguardo si affina a furia di guardare lo stesso punto e a quasi due mesi dal mio arrivo ho buttato giù le mie impressioni e stilato una lista di pregi e difetti.
Viaggiare con i bambini in Nuova Zelanda: pregi
– Alto senso civico
La Nuova Zelanda è un paese civile. Le strade sono pulite e soprattutto carte per terra non se ne vedono. Neanche nel fiume ci sono! Anche con la bassa marea è possibile ammirare un letto del fiume pulitissimo. Le persone sono abituate a usare i cestini dell’immondizia ed è una cosa normale. Nel parco giochi preferito, quello in cui abbiamo trascorso più tempo, c’è un’altalena per disabili in perfetto stato e utilizzabile in ogni momento.
(Mi sento buffa a scrivere cose così “normali”, ma la normalità cui sono abituata è lontana anni luce dalla realtà – più vicina alla mia idea di normalità – che ho trovato in Nuova Zelanda).
– Facilità a muoversi e girare
È molto semplice muoversi da una città a un’altra perché il traffico, eccezion fatta per la zona di Auckland o gli snodi con le grandi città, è molto ridotto rispetto ai nostri canoni. Le strade sono per lo più a una corsia in mezzo alle campagne. Al massimo puoi trovarti bloccato da mucche o pecore che attraversano la strada.:)
Affittare la macchina è anche molto semplice. I bambini hanno l’obbligo del seggiolino e nel caso di noleggio è possibile richiederlo al momento del ritiro.
L’unica accortezza per guidare in Nuova Zelanda è rimanere nelle strisce della propria corsia, perché altrimenti, sì, potrebbero suonare il clacson per richiamarti all’ordine! Ho scritto un articolo sul guidare in Nuova Zelanda che puoi leggere qui.
– Facilità nel viaggiare con i bambini
Anche viaggiare in Nuova Zelanda con i bambini è molto facile. Parchi gioco un po’ ovunque, aree gioco dentro i supermercati, bagni pubblici puliti e grande rispetto per i più piccoli.
Ho scoperto di essere una mamma apprensiva (per gli standard di qui)!
I bambini camminano scalzi, anche quando piove. Le scarpe non servono … e infatti è facile vederle dimenticate al parco giochi oppure tenute in mano … a volte si lasciano direttamente a casa! Cosa che posso capire durante i mesi estivi, per quanto bizzarro possa essere vedere adulti e bambini scalzi fare la spesa al supermercato lo trovavo “normale”. Vedere la stessa situazione in inverno mi ha lasciato di stucco.
La cosa bizzarra è che se guardi la pianta dei loro piedi non sono neri… le strade sono pulite e non c’è l’inquinamento che abbiamo noi.
I bambini escono con i capelli bagnati. Eppure sono tutti sani e soprattutto senza raffreddori 🙂
Per i bambini è tutto un divertimento e i parchi gioco sono bellissimi.
Viaggiare con i bambini in Nuova Zelanda: difetti
– Meta costosa
La Nuova Zelanda rimane una destinazione cara non solo per il volo intercontinentale che di solito richiede uno o più scali, ma per il costo della vita. Direi che non si possa paragonare a Londra, ma l’ho trovata più cara di Roma.
Di solito per le attrazioni c’è un biglietto gratuito fino ai 5 anni e ridotto per bambini sopra i 5 anni.
Si parla di una tassa di ingresso per i turisti che ha sollevato diverse polemiche. Alla lunghezza del viaggio e ai costi di vita elevati sembra infatti una mossa per scoraggiare i turisti e selezionare i visitatori.
– Sicurezza
È stata una sorpresa che non avrei mai immaginato. Tanto è alto il senso civico, tanto altrettanto alto il tasso di criminalità dovuto a povertà. Alto è il tasso dei giovani che combinano guai, per mancanza di alternative o per noia. Ci sono Gang di 16enni che incendiano le macchine … sono considerate bravate. Anche la Nuova Zelanda ha i suoi problemi legati alla microcriminalità. 🙁
Dopo il furto della nostra macchina nel vialetto di fronte casa ho avuto modo di confrontarmi con una realtà che non avevo considerato perché non avevo avuto modo di vederla! Ma ecco, se non ci fosse stato questo evento spiacevole, non avrei aperto gli occhi su questo aspetto.
C’è un numero unico, l’111, che risponde e smista la chiamata all’ufficio competente (polizia, ospedale o vigili del fuoco).
P.S. Anche sul cibo avrei qualcosa da dire. 🙂 Nonostante abbia trovato ampia scelta sul Gluten Free, manca proprio la cultura del cibo. La metterei solo come semplice nota al margine. Può essere un mio limite dato dalle intolleranze alimentari, la cucina che prediligo è semplice. Io ad un hamburger e patatine fritte preferisco delle tristissime patate lesse. 🙂 Però, in compenso, stanno già abolendo i packaging di plastica per frutta e verdura e sono molto sensibili ai temi green.