Nuotare con le balene è una di quelle esperienze che ti rimangono dentro per giorni, mesi. Ero sicura che un viaggio alle Tonga mi avrebbe regalato occasioni per osservarle da lontano, poi vicino, ammirarle nella loro magnifica grandezza. Invece è successo di più perché alle Tonga – arcipelago dell’Oceano Pacifico che si trova sopra la Nuova Zelanda e sotto le Samoa – ti ci puoi anche tuffare insieme! Così mi sono trovata con due di loro in pieno Oceano. Insieme abbiamo condiviso un spazio piccolo in quell’immensità di mare.
Quella di nuotare con le balene è una esperienza unica e irripetibile. Le balene ogni anno raggiungono le acque calde delle Tonga per partorire i loro piccoli, svezzarli e poi ripartire verso l’Antartide. Ce ne sono tantissime. La stagione migliore per vedere le balene e nuotarci insieme va da agosto a ottobre. Già verso la metà di ottobre cominciano a ripartire e può diventare difficile anche solo avvistarle. Le Tonga sono uno dei pochi paesi dove è consentito nuotare con le balene.
Ero terrorizzata all’idea di dovermi tuffare dalla barca. Chi mi conosce sa che non sono così tanto marina da immergermi negli abissi e non definirei l’acqua come mio elemento principe. Con mia grande sorpresa invece il privilegio di poter assistere a uno spettacolo così bello mi ha tranquillizzata all’istante. Ho dimenticato l’abisso e sono entrata nella Bellezza.
Intanto l’abisso. Quando sei in mare aperto – era una giornata senza vento e senza onde – ciò che vedi sotto è solo blu e se guardi in profondità vedi come una stella luminosa. E’ il riflesso della luce che si dirama in tutte le direzioni. Potrebbe sembrare un soffione di luce. E’ suggestivo e rilassante. Ti senti parte di un tutto, soprattutto ti senti nel Creato dove sempre troverai la Luce, anche quando ti sembrerà tutto buio.
Lì in profondità mamma balena protegge la figlia di sole due settimane di vita. Le avvolge le pinne intorno al corpo così da impedirle di passare. Rimaniamo a guardarle ferme fin quando la piccola balena si svincola e sale in superficie per giocare con noi.
La mamma osserva e si dilegua. Ci lascia giocare. La figlia è contenta e si vede. Si immerge e salta, ci viene incontro e fa le piroette. Ci sbatte la coda e si ri-immerge.
La balena mi ha dato il cinque! Ma che davvero? Si lasciava accarezzare. La sua pelle era liscia e oleosa, i suoi movimenti sinuosi, la coda gigantesca, elegante e mobile.
Stare in acqua con una balena non è come stare in acqua con una razza. Personalmente, ho avuto più timore con la razza che non con la balena, enorme sì, ma buona (la balena non ti mangia come molti mi hanno chiesto).
Lei continuava a girare su se stessa, rotava e roteava, usciva a pelo d’acqua per immergersi di nuovo non prima di averci schizzato con la sua elegante coda. Ho schivato una codata in testa questo sì e mi sono tenuta a distanza quando ho visto che cominciava a giocare con la delicatezza di una balena. 🙂
Mi hanno spiegato che ci sono delle regole per nuotare con le balene: avvicinarsi molto lentamente, soprattutto se c’è una mamma con i cuccioli, non farsi trovare sotto la loro coda oppure allontanarsi quando rotea lateralmente, mentre se ti raggiungono frontalmente nessun problema.
Decine di minuti dopo è tornata la mamma – almeno quattro volte più grande della figlia – a chiamarla.
Ho sentito di voler bene a questi due cetacei appena conosciuti. Mi avevano appena fatto un regalo inestimabile, mi avevano accolto nel loro mondo e fatto partecipare alla loro festa.
E’ una esperienza da non perdere.
Dove: alle Tonga, Pacifico del Sud. In particolare alle Vava’u, isole a nord delle Tonga.
Quando: mesi di agosto, settembre, metà ottobre.
A chi rivolgersi: ci sono diverse società di Diving che organizzano l’uscita per nuotare con le balene. Alcune di queste organizzano anche veri e propri pacchetti di viaggio comprensivi di volo, alloggio e diverse uscite in barca per vedere e nuotare con le balene.
Per organizzare un viaggio alle Tonga puoi leggere la mia guida di viaggio.
.. e guardare questo il nostro video 🙂