Sergio Bambarèn è uno scrittore affermato in tutto il mondo. I suoi libri parlano di libertà, di mare, di amore per la vita e di …tempo.
7cc9 è anche questo. Incontrarsi.
Incontrare uno scrittore è sempre un grande opportunità. Quando gli scrissi, mi colpì l’entusiasmo con cui mi rispose. Uno scrittore ha sempre qualcosa di importante da dire, l’intervista è un mezzo, un megafono per farsi ascoltare.
Sergio Bambarèn aveva tutto ciò che un uomo a trent’anni potesse desiderare. Una vita fatta di successo con un buon lavoro, viaggi intorno al mondo e una passione grande nata da bambino, il surf. Un giorno, il risveglio. Si trovava nel bel mezzo di un’importante riunione di affari. Da una finestra vide l’oceano e sentì chiaro il richiamo antico verso qualcosa a cui sente di appartenere. Ha come un malore, si allontana dalla stanza, scrive un fax, lo invia e piange. Sono le sue dimissioni.
D’impulso lascia un lavoro a tempo indeterminato e ben retribuito. Il richiamo verso la VITA è più forte. Da quel giorno la sua vita cambia. In meglio.
E’ una vita di senso, non più di successi economici giudicati dal numero di contratti firmati. Una vita di pienezza, sostanza e GIOIA. Oggi vive in una casetta fronte mare senza bagno. La maggior parte – il 90 % – dei diritti d’autore li devolve in progetti antropologici.
Vive con poco, ed è felice.
Incontrarlo è un privilegio.
Sergio Bambarèn: surfer dell’anima
Cosa vuol dire Surfer dell’anima, come ami definirti?
Un surfer dell’anima è un surfer che non è in competizione, ma è un uomo che viaggia per il mondo alla ricerca dell’onda perfetta, in questo senso è un surfer. Io ho fatto 3 volte il giro del mondo, solo perché volevo trovare l’onda perfetta. E’ una filosofia di vita. La mia vita è basata su marea e correnti, delfini e balene. E’ questo che mi rende ciò che sono. Ho scelto questa strada perché io sono così.
Il mare. Quando eri piccolo passavi le ore a osservare l’oceano, sapevi che oltre quell’orizzonte ci sarebbe stato qualcosa di speciale per te? Sapevi di avere una missione da compiere?
Sì, assolutamente. Sono nato e cresciuto in una casa che guardava l’oceano quindi sin da quando ero bambino andavo in barca, poi osservavo i delfini, ascoltavo il silenzio dell’oceano e già mi sentivo parte di un tutto. Ecco perché a un certo punto mi sono detto: “è troppo, ne ho abbastanza di fare ciò che la società mi impone, io voglio vivere la vita che sono destinato a vivere”.
E’ un concetto che ricorre spesso nei tuoi libri: a un certo punto dimentichiamo chi siamo e facciamo altro nella vita. Come è possibile?
Potrei risponderti in tanti modi. Rispetto tutti i modi di pensare, ma per me la società (e tutto ciò che ci ruota intorno) ha a che fare con i soldi. Nessuno dice “i soldi non sono importanti”, ma il problema è vivere per i soldi. In fondo tutte le campagne marketing ci spingono a sentire bisogni per soddisfare necessità che sarebbero superflue. Avere una casa grande, un conto in banca invidiabile … per la nostra società sono questi i segni di successo. La felicità non è lì. Io ci sono stato e mi sono sentito un miserabile. In quel tipo di vita ho perso la cosa più importante della mia vita, il mio tempo.
Sergio Bambarèn sul lavoro
… e ti sei dimesso dalla società per cui lavoravi…
Ero arrivato a un punto massimo, lavoravo ad alti livelli ma non potevo continuare. Avevo tutta quella pressione data dall’avere successo, dall’essere giovane – ero appena trentenne – e io mi sentivo un miserabile … i soldi non sono mai stati un sogno da realizzare, essere milionario non ha molto senso a meno che tu non metta a disposizione i tuoi averi per fare del bene. In quel momento la voce del cuore gridava più forte del rumore di sottofondo che sentivo intorno a me e mi circondava, mi sono detto “noi abbiamo una sola vita a disposizione … trova lo scopo della tua vita ed esaudiscilo”.
Sergio Bambarèn sulla felicità
La felicità è una scelta del cuore?
Sono fermamente convinto che dipenda da noi, siamo noi i costruttori della nostra vita. Sì dipende da noi, è una nostra scelta. La vita è il più grande regalo che abbia ricevuto dalla vita stessa, ciò che realizzi con la tua vita, con questo splendido regalo, dipende da te.
Sai ho visto gente che sembrava essere felice, ma non penso lo fossero. Diventiamo come pacchi, facciamo ciò che altri fanno. Ti darò un esempio. Una delle cose più brutte del momento è l’Iphone – non dico che la tecnologia sia cattiva, dipende da come la usi! Mi rattrista andare in giro e vedere persone che hanno il cellulare in mano. Sono loro che hanno il telefono o è piuttosto il telefono che li governa? Tempo fa potevi uscire tranquillamente di casa, ora quando esci la prima domanda che ti fai è: ho preso il cellulare?
Un sognatore di solito – per la maggior parte – è uno che non vive su questa terra…
Io infatti non vivo in questo mondo! O meglio, vivo in questo mondo, ho tantissimi buoni amici, ma è vero, con la testa sono sempre altrove. Ormai non mi interessa più cosa pensa la gente di me, rispetto il pensiero altrui, ma se loro non rispettano me o il mio modo di vivere non me ne curo, è al mia vita. E’ come rompere un muro di cristallo, uscire dalla scatola e essere tanto onesto con se stesso da non ferire altri.
Rompere il muro di cristallo è un’altra immagine che ricorre spesso nei tuoi libri
Non è facile, ma non impossibile. Perché una volta fatto il passo, hai vinto. Ce l’hai fatta. Io nuoto con le balene tutto il tempo e all’inizio hai una specie di paura di fronte a queste creature gigantesche mentre tu, in confronto, sei piccolo, ma superato il momento della paura diventa un momento magico. Stessa cosa per gli squali, sono esseri meravigliosi. Noi sappiamo che sono pericolosi, ma non tutti. Gli squali bianchi lo sono perché potrebbero scambiarci per foche. La verità è totalmente diversa da quella che ci viene proposta dalla TV.
Sergio Bambarèn sulla vita
Quando capisci che è il momento di cambiare vita?
Quando sopraggiunge la calma. Ricordo Steve Jobs, presidente della Apple. Non è mai andato all’Università eppure è riuscito a creare qualcosa di magico. Ha sempre detto “segui il tuo cuore” “fa’ ciò che ami fare”, “sii un po’ folle”, e soprattutto “segui quei piccoli segnali che ti vengono da dentro perché saranno quelli a guidarti verso il tuo destino”. Poi l’ascolto, devi ascoltarti sempre, ogni giorno.
Ami l’oceano ma descrivi anche il deserto, e l’alta montagna … i grandi spazi.
La mia vita è per la vita. Certo l’oceano è forse la parte più importante, ma tutto amo. La bellezza è negli occhi di chi guarda, non nel posto in sé. E’ il mondo a essere straordinario quindi non importa se sei al mare, in montagna, nel deserto o in campagna. Son certo però che se continui a guardare il mondo con lo sguardo di bambino, allora avrai il mondo con te. Ogni giorno una nuova avventura.
Cosa diresti ai giovani che vivono nella paura di non avere e non trovare un lavoro?
E’ un discorso serio. Ci sono passato e posso dire che niente è impossibile nella vita se sei in grado di superare le tue paure. Di solito le persone che si struggono per un lavoro sono persone che hanno anche difficoltà economiche. Penso che tutti abbiamo passato difficoltà economiche, allora risolvi quelle, fai qualcosa e poi potrai fare ciò che vuoi. Ciò che non devi fare è proprio rimanere incastrato nel sistema, perché il sistema proverà a incastrarti sempre di più perché lui ha bisogno di te ma non te di lui. Molte persone mi dicono “vendi milioni di copie e non hai problemi economici”, beh, non è vero. Io dono il 90% dei ricavi e mi tengo il necessario per vivere decentemente. Meno cose materiali posseggo, meglio sto e di meno ho bisogno. Si può vivere con poco, ciò di cui hai bisogno è essere libero, leggero e seguire i tuoi sogni.
Ci vuole creatività!
Certamente. Da lì inizia il tutto. Perché nel momento in cui cominci a camminare lungo il tuo cammino, le cose cominceranno ad accadere.
Sapevi che saresti diventato scrittore?
No, assolutamente. E’ la vita che ha portato me sulla scrittura.
La vita è un canto di gioia …
Oh sì, procede con la vita.
Se vuoi, qui trovi la descrizione di alcuni suoi libri.