Viaggiare con la celiachia nasconde sempre delle insidie. Tra queste c’è anche il nostro rapporto con la paura. Troverò qualcosa di adatto? Saranno informati sulla celiachia e soprattutto sulla contaminazione?
A volte i timori sono fondati – non si può stare tranquilli se ci si affida a chi ignora la complessità della celiachia – altre volte invece l’esperienza insegna a sciogliere la paura.
L’esperienza alle Fiji è stata una sorpresa e viaggiare con la celiachia alle Fiji è stato più semplice del previsto.
Di solito infatti viaggio con il kit di sopravvivenza gluten free, ma questa volta era complicato e per la prima volta in tanti anni di viaggio ho dovuto rinunciare. Poiché arrivavo alle Fiji dalla Nuova Zelanda avevo comprato lì alcune cose, come ad esempio pangrattato e alcuni pacchi di pasta, e le avevo lasciate in barca con la speranza che la Dogana all’arrivo me le lasciasse :). Non avevo potuto portare nulla in aereo con me, quindi ero scettica.
Con mia grande sorpresa e somma felicità invece alle Fiji ho avuto la possibilità di acquistare diversi prodotti senza glutine, importati dalle vicine Nuova Zelanda e Australia.
Io viaggiavo in barca a vela quindi avevo la possibilità di cucinare da me in una cucina che gestisco principalmente io.
Quella del Fai da Te è sempre la soluzione migliore.
- Molti supermercati (MaxValue, Extra) hanno pasta e biscotti senza glutine. Hanno prezzi più alti, ma equivalenti rispetto a quanto pagheremmo noi un pacco di pasta qui in Italia. Ho trovato anche cereali senza glutine, gallette di riso, sughi pronti Barilla con la scritta “Senza Glutine”, legumi tanti, marmellate e cioccolate calde, tutti con la scritta Senza Glutine. C’è persino la birra! Intendo la Ginger Beer, una birra di zenzero senza glutine.
- I mercati di frutta e verdura vendono carote, cipolle, patate e patate dolci, pomodori, melanzane e peperoni, talvolta zucchine. Cavoli verza, verdura verde tipo bieta. Come frutta si trovano banane, ananas, mango, papaya, cocomeri, mele (che vengono dall’Australia). Insomma può non esserci grande varietà, ma si trova 🙂
- Per quanto riguarda la carne è per lo più congelata, quindi è meglio farsi consigliare dai locali dove è meglio comprarla. Il pesce lo si trova al mercato … ma noi non lo abbiamo mai comprato.
Di solito è facile “sopravvivere” cucinando da sè e avendo a disposizione una cucina. La difficoltà rimane sempre mangiare fuori casa, ed è qui che mi sono stupita.
Molti Resorts delle Yasawa – la zona con maggiore affluenza turistica – sono informati e offrono la possibilità di piatti e menù senza glutine. Tuttavia, sarà bene scrivere loro in anticipo e chiedere tutte le informazioni e rassicurazioni al riguardo. Spesso i resorts sono isolati e non ci sono alternative culinarie nei dintorni.
Un ristorante che ho provato ad esempio è stato quello dell’Octopus Resort nell’isola di Waya dove ho avuto la possibilità di un intero menù senza glutine che mi ha fatto sentire coccolata e uguale agli altri.
Rispetto alle Tonga ad esempio, le Fiji sono molto più gestibili con la celiachia e mi sentirei di consigliare questa destinazione con serenità. Viaggiare con la celiachia alle Fiji, come sempre con le dovute accortezze, si può.